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Poesie nei giorni Covid-19

  • Immagine del redattore: norma stramucci
    norma stramucci
  • 28 mar 2020
  • Tempo di lettura: 1 min

N. 1


Mamma 11-17 marzo 2020

Mamma che ho chiuso il mio cuore davanti al tuo letto il 128. Mamma senza nessuna collana sul pigiama. Io non ho posto per altro dolore. E quando assorbi te stessa nello stato soporoso sento che vai dall’angelo nostro, il figlio mio mentre brancolo io con la mia testa e la ragione -non posso andare in altro luogo, oggi che il mondo è in pandemia- come in una giostra impazzita intorno in tondo ai tuoi calamari viola. Mamma mia mammina non morire adesso che vorrò farti un funerale bello te lo ricordi ma’, quanta gente da Andrea? E un milione di abbracci e baci di gente pure sconosciuta. Che bello mamma, ieri che stavo attenta a non respirarti addosso e ti lesinavo persino una carezza.

Che brutto mamma, oggi

che pure questo

mi è tolto.

E un filo di lacrima non esce

dal mio cuore chiuso.

Giuseppe Pellizza da Volpedo, Mammina, 1892

 
 
 

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