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Anita Garrani, in "Articolo 33", n. 7-8, del 31/07/2009, edizioni conoscenza, p 72
Si tratta come è chiaro di una risposta a Lettera a una professoressa di don Milani e dei suoi ragazzi di Barbiana. Una risposta che potrebbe apparire tardiva (sono passati più di 40 anni), ma forse occorreva del tempo per poter rispondere in maniera vivace al noto priore. Difatti nell'opera della Stramucci -una vera professoressa doc- non c'è polemica, ma solo la consapevolezza di quanto siano cambiate le cose. Il destinatario della nuova lettera è un alunno di oggi, un ragazzo come tanti che nasconde dietro la strafottenza la sua debolezza, che respinge la professoressa e la scuola come istituzione, che considera i diritti non come conquista da salvaguardare ma come scontati, che non conosce il passato e i sacrifici dei padriper dare alle nuove generazioni una professoressa e una scuola statale, che disprezza i libri e la cultura perché spera di avere fortuna comunque, come i nuovi mezzi di comunicazione sembrano promettergli. £Sei prepotente e anche vile. Ridi del tuo compagno più debole, di lui che, per fortuna, arrossisce ancora. E' così che nascondi, e prima che agli altri a te stesso, la tua debolezza. Sei prepotente e vile. Ma non è colpa tua". La Stramucci ha ripreso anche lo stile di don Milani, uno stile asciutto, che va subito al dunque senza mediazioni. Un'opera importante per conoscere un aspetto del mondo giovanile contemporaneo. |