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NOTA DI MARIO LUZI

Gentile Norma,

 

    vorrei dirle qualcosa del 'Celeste confine', e vorrei dirglielo dal celeste confine che lei ci fa attraversare con amabile persuasione e anche con garbata autorità. Il tono infatti del suo poema è a suo modo perentorio. Non ci sono esitazioni o incertezze, la "narratio" procede attraverso la fabula. Quando potrebbero sorgere ambiguità o proporsi dilemmi sopravviene un altro momento fattuale e la storia va avanti. E' una lucida e classica risorsa narrativa; appunto.

 

Quanto al senso mitico e a quello didascalico non è facile tenerli presenti mentre agiscono sul lettore; è meglio lasciarli lavorare trascinati dalla loro intrinseca dinamica.

 

    D'altra parte ci sono pochi esempi di poematicità organizzata nel nostro orizzonte e ciascuno deve essere ricondotto alla sua particolare poetica, perché una più ampia non ne abbiamo.

   

   Complimenti in ogni caso per la "tenuta" e per il vigore convinto del testo, brava Norma Stramucci!

 

   Suo Mario Luzi

 

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