top of page

COMMENTI IN FACEBOOK

Ho letto e riletto il tuo libro. Insegno in un Istituto Professionale ed ho tanti allievi difficili. Cerco sempre di fare il mio lavoro con amore. In molte occasioni mi sono identificata con la professoressa che scrive la lettera. Ho portato il libro in alcune classi ed ho letto alcune cose ai miei allievi, chehanno ascoltato con molto ... Mostra tutto interesse. Mi hanno detto: Com'è bello questo libro Prof.! Continuate a leggere! Lo voglio anche io!...Insomma un successo. Uno l'ho regalato ad una mia collega amica. Il mio è scomparso lunedì a scuola e nessuno lo ha visto..... Sono certa che è perché interessa e mi fa piacere. Il 6000 lo ricompro io. Auguri Norma.

 

Ho letto il libro e devo dire che mi ha davvero toccata. Ho sempre sentito dentro di me la vocazione a insegnare e l'ho fatto per un brevissimo periodo, anche se poi ho preso altre strade. Leggere la tua Lettera (preceduta da quella della scuola di Barbiana, che non avevo mai letto) mi ha fatto tornare la voglia di pro...vare a fare la differenza per qualcuno... Inizio senz'altro il passaparola, sperando di generare, pian piano, una piccola reazione a catena!

 

E' un libro bellissimo.....è la denuncia di un ruolo solitario che come strumento principale utilizza l'Amore con la a maiuscola, affinchè le persone più bisognose possano essere aiutate a portar fuori le loro possibilità latenti.Già!!!!....è proprio questa la nota dolente.La cecità dei più, la mancanza di professional...ità, il, senso della missione verso i più deboli, l'ignoranza dell'esistenza di un metodo semplice qual'è l'Amore....sono i punti cardine che andrebbero approfonditi affinchè si possa attuare il progetto di recupero della dignità umana.

 

Che la scuola svolga un ruolo fondamentale, fin dal primo giorno, per la persona (in un certo senso è il volo dell'uccellino fuori dal nido) è fuori discussione. Ma... il ruolo della famiglia? questa "cosa" che sta diventando un'illustre sconosciuta? A me ha dato tanto da pensare la mamma del ragazzo (e il pap... Mostra tuttoà?): perché tanto disinteresse e mancanza di consapevolezza? Per troppo benessere o per estrema difficoltà? Perché troppo occupata? un figlio richiede o "pretende" troppa attenzione?...mi fermo perché la sto facendo troppo lunga, ma davvero il tuo libro, cara Norma, offre tanti spunti di riflessione...

 

Mi piacerebbe regalare il tuo libro alle insegnanti dei miei figli. Mi piacerebbe molto che capissero quale responsabilità hanno nelle loro mani.

 

Ti ringrazio per la possibilità che mi hai dato di conoscerti e la possibilità di guardare la scuola con occhi diversi. Con gli occhi di un insegnante che può arrivare a scuola demotivato perchè il lavoro non scorre come dovrebbe, e con gli occhi di un genitore che forse, deve imparare a portare più rispetto per questa "sacra" professione.Grazie di esistere, Antonella.

P.S. Non mi piacciono le poesie, sei riuscita anche a mettermi nelle testa la curiosità e ho deciso che devo provare a leggerle, capirle e amarle! Prometto che ci proverò! Un abbraccio.

 

Cara Norma, oggi ho finito di leggere il tuo libro e volevo scriverti subito, ma non c'eri più tra le mie amicizie e non riuscivo nemmeno a trovarti. Comunque adesso ci sei e questo è importante. Meraviglioso il libro, grande donna sei tu!L'amore per il tuo lavoro, l'amore per i tuoi alunni...insegnare a camminare alle ...loro menti! Sei davvero da ammirare, purtroppo non tutti gli insegnanti sono come te, tanti occupano quel posto per il 27 del mese.Con il tuo libro hai illuminato anche me come genitore, mi sento più forte e coraggiosa nell'aiutare i miei figli di forte a delle ingiustizie (non è il voto che mi interessa, ma che abbiano la capacità di partorire pensieri propri).

 

Norma, permettimi che ti dia del tu, ho fatto ascoltare in classe alcuni brani del tuo libro. C'è stato un assoluto silenzio. E' stato più interessante di un'ora di elettronica. Ciao..

 

Ciao. Ho apprezzato moltissimo il tuo libro. Era un lavoro difficile e pieno di rischi per il taglio che gli hai voluto dare, ma l'esito è per forza, impegno civile e sobrietà veramente notevole. Non sono insegnante, anche se lo è mia moglie e quindi condivido tante cose di questo mondo, ma da tempo ritengo che la questione educativa debba essere posta al centro di qualunque progetto politico e sociale per il futuro e di qualunque tentativo di frenare la barbarie che ci assedia.Il tuo libro andrebbe presentato e ripresentato, letto e riletto, discusso e ridiscusso ovunque perchè, al di là del pur notevole esito letterario, torna a riflettere su questioni cardine della democrazia e della cittadinanza, ma ancor prima della dignità ed emancipazione personali. Vedo con angoscia il rischio di perdere una generazione di giovani per la nostra incapacità (di adulti, di educatori) di parlare con chiarezza e credibilità delle cose che tu affronti in "Lettera da una professoressa".

 

Salve, siamo una classe di un istituto alberghiero. Stiamo leggendo il suo libro "Lettera da una professoressa". Fino ad ora ci sta piacendo molto. Lo troviamo interessante e coinvolgente. Vorremo tanto fare la sua conoscenza.

 

Buongiorno, sono uno studente di un istituto professionale.Ho iniziato a leggere il suo libro e mi sta prendendo molto,  perchè i pensieri e le cose che lei scrive sono molto profonde ed è questo che mi piace molto. Non vedo l'ora di vederla per conoscerla di persona e per parlare proprio della sua "Lettera". Del suo libro, infatti, mi ha colpito molto il pezzo in cui lei dice che non si può mai togliere la sua pelle da professoressa. A presto.

 

Buongiorno.. frequento la scuola superiore alberghiera nella provincia di Venezia In classe stiamo leggendo il suo libro "Lettera da una professoressa" con l'aiuto di una lettrice. Siamo appena all'inizio, ma già è molto coinvolgente ed interessante. La parte che mi è piaciuta di più è stata quella sulla sincerità (il dialogo onesto).. e sono convinta che, continuando la lettura, riuscirò ad entrare meglio in contatto con lei. Un caro saluto.

 

Ho ricevuto ieri il suo libro "Lettera da una professoressa". Non ho resistito alla tentazione di iniziare a leggere.  Mi ha colpito subito il contrasto tra la lettera allo studente distratto, irriverente, difficile, protagonista del libro, poi messa a confronto nella parte finale, con la lettera al "bravo" studente. Lei esprime il rancore che è insito dentro molti che si avvicinano alla parola scritta. Lei invita a non desistere, a combattere per "valori" importanti oltre che a combattere per il "valore" stilistico di una pagina di buona letteratura. Vorrei esprimerle il mio ringraziamento per la passione e la tenacia mostrata contro un mondo scolastico difficile, che mille volte mortifica, spezza gli entusiasmi e taglia le gambe alla creatività. Ma anche a un livello puramente narrativo ci sono molte lotte di carta e inchiostro che vanno sostenute. La lotta della qualità, o contro l'ipocrisia in libreria per esempio. E in questa lotta ci si sente spesso come Davide contro Golia.

 

ciao Norma, ho letto il tuo libro. La scuola sarebbe migliore se gli insegnanti fossero tutti come te. So che ce ne sono molti che combattono ogni giorno contro coloro che vogliono distruggere la scuola pubblica. Resistete... siete la speranza per i nostri figli... per l'intero paese. Grazie

 

Sono una studentessa della scuola Musatti di Dolo. Ho letto il suo libro, sono quasi alla fine, una MERAVIGLIA, un paio di concetti per me, complicati, anche se leggo davvero molto, però nel complesso davvero scorrevole.. Questo libro è veramente Reale, Significativo e, secondo me, dovrebbero leggerlo tutti gli studenti... per capire la fatica delle professoresse che fanno con noi, quotidianamente.La ringrazio per aver letto queste poche righe. La aspettiamo con molta impazienza, e non vediamo l'ora. Un grande Saluto.

 

Cara Norma ho letto il tuo libro tutto d'un fiato. Mi è piaciuto tanto e mi sono anche caricata, a dire il vero, ma...quando nella mia classe assisto, impotente, a scene di violenza gratuita per futili motivi, io crollo e non so come comportarmi. Si tratta di ragazzini di quinta della scuola primaria. La mia realtà è Napoli e ti assicuro che è davvero difficile insegnare in certe realtà.

 

Buonasera Norma, la ringrazio per aver accettato la mia richiesta d'amicizia, le devo fare i complimenti per la "lettera" che ha scritto: mi ha veramente toccato, nonostante la mia età (24, quasi 25 anni) potrei definirmi con l'ossimoro un "giovane all'antica"; ci vorrebbero più insegnanti come lei, insegnanti motivate... e con dei valori.La ammiro. :) Spero che il suo pensiero abbia buona diffusione.

 

Eccetera!!!

bottom of page